‘Tra le righe’, la toccante silloge di un grande abruzzese adottivo

Così sono i poeti: animi puri, sempre un passo oltre un’interpretazione lungimirante…la lungimiranza, per loro, non basta. C’è bisogno del sentimento, della nudità del cuore e delle mani, della pienezza del bere ogni attimo come fosse unico, irreversibilmente eterno, bisognoso di essere regalato. I poeti, sospesi a metà tra il trasudato quotidiano e un oltre a cui non rinunciano mai, non si possono emulare, incasellare, imprigionare in etichette. Li si può solo cercare tra le righe.

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Esterina Sorge, la donna che partorì sotto le macerie di Avezzano

Alle ore 7, 52 minuti e 43 secondi un forte sobbalzo fece tremare violentemente tutta la terra. Tutto intorno traballava e vibrava. Un devastante terremoto, come pochi se ne siano mai visti, stava scuotendo tutto il territorio della Marsica. Luigi ed i suoi amici facevano fatica a restare in piedi. Il loro sguardo atterrito era rivolto giù verso il luogo in cui avevano lasciato i propri cari. In una manciata di secondi, sotto i loro occhi increduli, videro sbriciolarsi tutte le case della città, mentre un grosso polverone si alzava nascondendo tutto.

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The modern history of the infamous column

It’s interesting to note that if in Manzoni’s time, identifying the culprits among the alleged “untori” somehow helped quell popular revolts, today, using the same method, attention is diverted away from a system ill-equipped to provide adequate answers to citizens and lacking not only in treatment tools (with the exception of an extraordinary army of doctors and healthcare personnel) but also an efficient protocol to safeguard the health of individuals, including those most at risk such as disabled patients and those with debilitating conditions.

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Dal romanzo al film: “L’Arminuta” è un dolore che cerca una casa

La profondità si raggiunge a forza di scavi e gli scavi sono ferite aperte, spelonche di dolore, fessure di pietra tagliente. Una volta arrivati in profondità, nel confine liminare tra la sofferenza e la resa, si può solamente convertire la durezza di un vissuto in una scrittura duttile, che possa elevare al livello di un patimento comune, di un generale “saper soffrire con”. Tutto questo ce l’ha insegnato Donatella Di Pietrantonio, pennese, autrice de “L’Arminuta”.

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