Volgarità e arroganza forgiano nuovi e discutibili personaggi televisivi e anche i loro fan, modificando abitudini e modus vivendi degli spettatori, ipnotizzati e storditi da programmi di bassa levatura che sfornano personaggi grotteschi, pagati per apparire in alcuni salotti televisivi che hanno fatto fortuna proprio con il gossip da quattro soldi. Un calderone di sguaiataggine e rozzezza che a una come me, nata negli anni ’70 e cresciuta con la TV dei ragazzi, sta decisamente stretto.
Categoria: L’Opinione
Le foibe e la livella degli olocausti
Come si può davanti a questi orrori – compiuti nel nome di un’ideologia o per far prevalere un’appartenenza etnica o per imporre la supremazia di una religione – giustificarne un Olocausto rispetto ad un altro e misurarne la gravità di questi mediante il computo numerico dei morti? Ma il perdono ed il giudizio spettano solo ai discendenti delle vittime. Per noi che siamo estranei vale solo una morale: non ci sarà mai pace fra i vivi se tutti e morti non saranno uniti del ricordo!
Razzismo e antirazzismo. Due facce della stessa medaglia?
Scriveva Martin Luther King: “L’odio è un male contagioso; si diffonde e si estende come una pestilenza; e nessuna società è tanto sana da conservarsene automaticamente immune”.
Suicidi universitari. Una laurea può valere una vita?
Tre suicidi ogni anno. Questa è la media degli studenti che si tolgono la vita perché non riescono a terminare l’Università e non hanno il coraggio di affrontare, dinnanzi a familiari e amici, quello che per loro è un fallimento.
La manipolazione sociale ai tempi di Internet
Un vero e proprio lavaggio del cervello per influenzare scelte politiche, creare tendenze, modificare abitudini, causare bisogni e di conseguenza consumi, distrarre l’opinione pubblica mentre avvengono cambiamenti decisivi, non sempre positivi, per le nostre esistenze.
L’algoritmo razzista che ci divide in buoni e cattivi
Hai un curriculum eccellente ma non trovi lavoro? La banca ti rifiuta un prestito senza motivazione?
È colpa di un algoritmo. Un sistema fallace che premia i più forti e che emargina via via le fasce più deboli.