Pochi virologi sembrano essere a conoscenza dell’ultima scoperta scientifica sulla diffusione dei virus. Sebbene non ci sia alcun dubbio che il contatto diretto con i portatori del virus rappresenti la causa di contagio principale, la sua tipica e rapida diffusione è stata ignorata1. Milioni di virus aerei ci volano intorno ogni giorno. Miliardi di microbi viaggiatori scendono ovunque sulla Terra, trasportati da correnti d’aria provenienti da tutto il globo. I virus girano attraverso aria, particelle del terreno o vapori provenienti dagli spruzzi marini, e arrivano molto più lontano di quanto sarebbe possibile immaginare.
Gli scienziati hanno scoperto una miriade di microbi trasportati dall’aria, e constatato che un singolo metro quadrato della superficie del pianeta potrebbe essere sommerso da centinaia di milioni di virus (e decine di milioni di batteri ) in un solo giorno. Per la prima volta è stato analizzato un ampio numero di virus che si spostano e circolano nell’atmosfera, a volte viaggiando migliaia di chilometri dal loro punto di origine. Questo spiega le previsioni di alcuni scienziati che sostengono che, nonostante tutte le misure di blocco, l’80% della popolazione mondiale sarà esposto al Coronavirus2 3.
Qual è la causa della rapida diffusione delle malattie infettive?
È importante chiarire il seguente punto: il fallimento di un trattamento efficace delle malattie infettive non è causato principalmente da una carenza di farmaci. Non dovremmo incolpare i virus per il jet-streaming da continente a continente. La principale ragione per la quale le malattie infettive provocano decessi è il risultato della combinazione di uno stile di vita poco salutare, di accumulo di stress ed ansia, di mancanza di attività fisica, di abitudini alimentari sbagliate, di consumo eccessivo di zuccheri, grassi saturi e cibi industriali privi di sostanze nutrienti, di aria e acqua inquinate, di uso e abuso di farmaci. Da aggiungere, purtroppo, che avere un sistema sanitario che cura i sintomi invece di affrontare le cause all’origine della malattia, e che per giunta è sprovvisto di iniziative efficaci per rafforzare il nostro sistema immunitario, non ci aiuta.
Se il nostro corpo è stressato, se la nostra mente rasenta l’esaurimento, se la nostra frutta e verdura mancano di nutrienti, se la nostra carne è mischiata ad ormoni di animali allevati con proteine non digerite del mangime, se l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo non soddisfano gli elevati standard di salute e sicurezza, se le nostre case sono piene di composti organici volatili che richiedono l’attivazione continua dei meccanismi di difesa del nostro corpo, quando un virus ci attacca c’è un rischio maggiore di ammalarci. Il successo di un virus è il fallimento della nostra società che ha accolto uno stile di vita non riconducibile alla salute e neppure alla felicità. Il successo del virus è il fallimento di un sistema sanitario che riceve negli Stati Uniti4 oltre 1000 miliardi di dollari all’anno. Gli Stati membri dell’Unione Europea investono annualmente oltre 1.000 miliardi di euro. E il sistema sanitario non è in grado di gestire un virus5?
Possiamo realmente difenderci dai virus?
Il mondo sembra ignorare che i virus in circolazione siano dieci volte in più dei batteri6. Sebbene sia necessario concentrarci a proteggerci contro i virus, costruendo unità di terapie intensive, mantenendo sufficienti scorte di tutte le attrezzature appropriate per una pandemia, è impossibile arginare l’esposizione continua a migliaia di virus differenti in grado di viaggiare nel mondo e causare infezioni. Abbiamo bisogno di una strategia globale e una serie di soluzioni che vadano oltre la ricerca di un vaccino.
Le epidemie influenzali negli Stati Uniti colpiscono annualmente il 25% della popolazione provocando tosse e febbre. Nel corso del 20187 sono state ricoverate oltre 800.000 persone e registrati circa 61.000 decessi. Esistono centinaia di ceppi influenzali8. A causa della loro natura in costante evoluzione, l’OMS tiene aggiornata la composizione dei vaccini anti-influenzali contro i 4 tipi di virus più rappresentativi in circolazione, per ogni regione geografica del mondo9. È un gioco di statitistiche, poiché è praticamente impossibile avere un vaccino contro tutti i 200 virus influenzali identificati. Questo spiega perché l’ipotesi di proteggere la popolazione a rischio di salute, dipendendo unicamente dai vaccini, non è realistica. Ciò rappresenta una potenziale miniera d’oro per le industrie farmaceutiche.
Qual è il modo più sicuro per proteggerci dalle infezioni virali?
Anche se possiamo limitare la diffusione e il rischio di infezioni attraverso le misure drastiche di una quarantena che trascina via con sé l’economia, per sopravvivere e vivere in presenza di potenziali e letali virus, da sempre esistiti, è essenziale rafforzare il sistema immunitario. Si inizia esercitandosi quotidianamente, liberando la mente da pressioni mentali, emotive e ambientali (lottando per avere aria e acqua salubri, rifiutando antibiotici negli alimenti, mangiando cibo vero con nutrimento reale), di pari passo con alcune buone pratiche conosciute sin dalla notte dei tempi. Garantendo al corpo tutto il necessario per rinvigorire la sua capacità di rispondere agli inevitabili attacchi di virus, batteri e funghi. Inoltre, occorre urgentemente ricollegarci alla Natura.
Sapevate che ogni donna delle prime comunità nel Southern Cape in Africa fosse a conoscenza dell’importanza nutrizionale e curativa di 300 foglie, fiori, radici e semi?10
Una maggiore aspettativa di vita aumenta il rischio di infezioni?
L’aspettativa di vita nei Paesi sviluppati è cresciuta, così come l’incidenza delle malattie legate all’età11. L’invecchiamento, associato al declino del naturale funzionamento del sistema immunitario, viene definito “immunosenescenza”. Questa condizione contribuisce ad aumentare la frequenza di infezioni e malattie, anche per una più scarsa risposta al vaccino da parte delle persone più anziane. Sebbene alcune persone invecchiano in modo sano, i risultati di numerosi studi, confrontati con quelli di soggetti più giovani, rivelano che: gli anziani sono più predisposti a contrarre malattie infettive. Negli anziani c’è una maggiore possibilità di morire per malattie respiratorie, influenza e naturalmente Coronavirus. Polmoniti ed infezioni respiratorie sono la causa principale di morte nel mondo nelle persone di oltre 65 anni. Nessuno sa come e perché questo accada, ma i ricercatori hanno osservato che l’aumento del rischio è correlato al funzionamento ridotto della ghiandola del timo che produce cellule T utili a combattere le infezioni.
Come iniziare a condurre una vita più sana? qual è la prima cosa da fare?
Prima di ogni altra cosa, bisogna aumentare l’esercizio fisico, uno dei cardini della vita sana12. Il movimento migliora la salute cardiovascolare, abbassa la pressione sanguigna, aiuta a controllare il peso corporeo e protegge contro una varietà di malattie. Proprio come una dieta equilibrata, l’esercizio fisico può contribuire alla buona salute, ad un sistema immunitario sano. Una migliore stimolazione della circolazione del sangue permette alle cellule e alle sostanze del sistema immunitario di muoversi attraverso il corpo più liberamente, svolgendo più efficientemente la loro funzione. Una semplice regola che arriva dal buon senso.
Invece di forzare le persone a mantenere la distanza tra loro (con regole di misure specifiche), dovremmo piuttosto multare le persone che non fanno esercizio fisico senza un valido motivo!
Quali conseguenze comporta restare chiusi in casa per troppo tempo?
L’esposizione alla luce è fondamentale. L’attuale stile di vita sedentario ci ha privato del contatto con i raggi del sole. Finché la gente ha vissuto e lavorato nelle imprese agricole, tutti avevano una dose abbondante di sole. Oggi siamo drammaticamente sotto i limiti. La concezione che bisogna rimanere dentro ad ogni costo, per scongiurare infezioni, va compensata assolutamente con un un minimo di 15 o 30 minuti di esposizione quotidiana al sole, per assicurare al nostro organismo la sintesi di Vitamina D13. Questa è la chiave per un buon funzionamento del sistema immunitario. Al contrario, tenere le persone dentro senza movimento e senza esposizione alla luce solare comprometterà il loro sistema immunitario.
Quali vitamine dovrebbero essere prioritarie?
La Vitamina D può regolare sia le risposte immunitarie innate, sia quelle adattive. La Vitamina D è stata usata – inconsapevolmente – per trattare infezioni come tubercolosi ancor prima dell’arrivo di antibiotici specifici. I pazienti affetti da tubercolosi furono inviati in alcuni sanatori in cui il trattamento prevedeva anche l’esposizione alla luce del sole (che si pensava eliminasse direttamente la TBC). Oggi sappiamo che è il sole a metabolizzare la Vitamina D che attiva le cellule immunitarie (cellule B, T e cellule presentanti antigeni). Diversi studi incrociati hanno associato bassi livelli di Vitamina D con un aumento del rischio di infezione14.
FDA
I testi sono tratti dal libro 100 Domande in 100 risposte, del ricercatore ed economista Gunter Pauli, traduzione italiana a cura di Alina Di Mattia. Per scaricare gratuitamente una copia del libro clicca sul seguente link: https://www.gunterpauli.com/uploads/7/0/3/0/70303643/100_doman_it.pdf
Note:
1 Verhagen, Josanne H.Herfst, SanderFouchier, Ron A. M.How a virus travels the world. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25657235
2 Reche, I., D’Orta, G., Mladenov, N. et al. Deposition rates of viruses and bacteria above the atmospheric boundary layer. ISME J 12, 1154–1162 (2018). https://www.nature.com/articles/s41396-017-0042-4
3 80% of population could become infected by Coronavirus as reported in BBC quoting Health 45 Secretary Jeane Freeman on March 3, 2020. https://www.bbc.com/news/live/uk-scotland-scotland-politics-51698000
4 https://www.taxpolicycenter.org/briefing-book/how-much-does-federal-government-spend-health-care
5https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Healthcare_expenditure_statistics#Health_care_expenditure
6 Microbiology by numbers. Editorial. Nat Rev Microbiol 9, 628 (2011). https://www.cdc.gov/flu/about/burden/index.html
7 Figure 1: Estimated Range of Annual Burden of Flu in the U.S. since 2010 https://www.cdc.gov/flu/about/burden/index.html
8 Types of influenza viruses. https://www.cdc.gov/flu/about/viruses/types.htm
9 Final Composition 2019-2020. http://www.euro.who.int/en/health-topics/communicable-diseases/influenza/news/news/2019/3/who-releases-recommendations-for-the-20192020-northern-hemisphere-seasonal-influenza-vaccine
10 https://www.health.harvard.edu/staying-healthy/how-to-boost-your-immune-system
11 https://www.health.harvard.edu/staying-healthy/how-to-boost-your-immune-system
12 Sander R. Exercise boosts immune response. Nurs Older People. 2012;24(6):11. http://journals.rcni.com/nursing-older-people/exercise-boosts-immune-response-nop.24.6.11.s11
13 Nair R, Maseeh A. Vitamin D: The “sunshine” vitamin. J Pharmacol Pharmacother. 2012;3(2):118– 126. https://jim.bmj.com/content/59/6/881
14 Aranow, Cynthia. “Vitamin D and the immune system.” Journal of inves9ga9ve medicine : the official publica9on of the American Federa9on for Clinical Research vol. 59,6 (2011): 881-6. doi:10.2310/JIM. 0b013e31821b8755